L’attrattività di Milano e della Lombardia per gli studenti internazionali: un’alleanza tra università, istituzioni e imprese

Si è tenuto lo scorso giovedì 20 maggio, a Palazzo Gio Ponti, un workshop voluto da Assolombarda per discutere con le istituzioni locali e con i vertici delle università milanesi i risultati di un lavoro finalizzato a valutare la capacità attrattiva di Milano e della Lombardia nei confronti degli studenti internazionali, nonché a delineare azioni concrete per migliorare l’integrazione accademica, sociale e professionale dei giovani provenienti dall’estero.

Il rapporto “L’attrattività di Milano e della Lombardia verso gli studenti internazionali” è stato illustrato, questa mattina, alla presenza di Monica Poggio (vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale Umano), di Anna Scavuzzo (vicesindaco Comune di Milano) e di Giorgio Mantoan (consigliere delegato ai Rapporti con Sistema delle Università, Città metropolitana di Milano). All’incontro hanno preso parte anche Francesco Billari (rettore Università Bocconi), Marina Brambilla (rettrice Università degli Studi di Milano), Donatella Sciuto (rettrice Politecnico di Milano) e Anna Maria Fellegara (pro-Rettore Vicario Università Cattolica del Sacro Cuore).  

Presente, nell’occasione, anche Stefano Blanco, Direttore Generale della Fondazione Collegio delle Università Milanesi, insieme Giorgio Colombo (Edison S.p.A.), Ilaria Mariani (Milano&Partners) e Federico Valtolina (ABB S.p.A.).

La ricerca promossa da Assolombarda, con il contributo degli atenei lombardi e di Milano & Partners, ha consentito di tracciare un quadro del grado di attrattività di Milano e della Lombardia verso i giovani internazionali, facendo luce sui fattori cruciali che influenzano le loro scelte di carriera. In base alle evidenze del documento, Milano e Lombardia sono considerati luoghi attrattivi per studiare, accoglienti e con una buona qualità della vita percepita. La lingua e la burocrazia sono, però, ritenuti i due ostacoli principali all’ingresso nel mercato del lavoro. Milano e la Lombardia presentano, insomma, un grande potenziale in termini di attrazione e trattenimento dei giovani talenti internazionali.

Un trend confermato da dati Assolombarda, riferiti all’anno accademico 2022-23: gli studenti internazionali iscritti ai corsi di laurea e post-laurea degli otto atenei della città metropolitana di Milano sono 17.166, con una forte crescita rispetto al biennio precedente del 9,6%. La quota di studenti internazionali, sul totale degli universitari è del 7,4%.

I dati confermano, in modo chiaro, la capacità degli atenei milanesi di attrarre studenti internazionali da tutto il mondo – ha dichiarato Monica Poggio, vicepresidente di Assolombarda con delega a Capitale Umano, Università e Ricerca -. Il merito va, senz’altro, ascritto alla qualità dei percorsi di studio e all’utilizzo sempre più diffuso della lingua inglese nella didattica. La prossima sfida, la cui ricaduta sarà anzitutto a beneficio delle imprese del territorio, è riuscire a inserirli nel mercato del lavoro locale una volta concluso il percorso formativo. La loro permanenza, del resto, è fondamentale per rispondere, attraverso il loro talento e le loro competenze, alla domanda di professionalità altamente qualificate espressa dalle aziende”.

Il documento sottolinea l’eccellenza del sistema universitario: per reputazione, offerta formativa in lingua inglese, programmi internazionali e accesso a borse di studio, la rete degli atenei fa della nostra regione una delle mete più ambite in Europa per la formazione.

Tuttavia, nel momento del passaggio al mondo del lavoro, la transizione professionale è ostacolata da barriere linguistiche, burocratiche e di sostenibilità economica. In questo contesto, Assolombarda, università, le istituzioni del territorio hanno avviato una riflessione articolata in tre macroaree strategiche, che mirano a rafforzare l’intero ecosistema dell’attrattività e della permanenza.

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