Tornare in Collegio dopo 18 anni: la testimonianza di Marlene

Tornare al Collegio di Milano dopo 18 anni è un’emozione unica: lo sa bene Marlene, nostra ex-Collegiale, che per un breve soggiorno a Milano come ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha deciso di tornare in Collegio. Condividiamo la sua testimonianza:

Il 2006 è stato l’anno in cui l’Italia ha vinto i Mondiali, in cui è nato Twitter e in cui ho passato un semestre Erasmus alla Bicocca presso la facoltà di Giurisprudenza. Per quattro mesi, da marzo a giugno, sono stata al Collegio di Milano come studentessa visiting austriaca.

Ben 18 anni dopo alloggio di nuovo nel Collegio, stavolta nella veste di ricercatrice di diritto romano alla Cattolica, anche se solo per sei settimane. Tanti collegiali mi chiedono: “È cambiato il Collegio?” E la mia risposta è “sì e no”.

È cambiato nelle dimensioni, nel 2006 c’era solo l’edificio principale che ora si chiama Building Z. Nel Living Room c’erano dei sofà color rosso sgargiante e il televisore stava al lato opposto. Ed in tutte le stanze – in cui prevaleva il color arancione-giallo – c’era un telefono fisso. Quando qualcuno chiamava da fuori poteva raggiungere soltanto il numero della reception. Ricordo di aver insegnato a mia madre di dire in italiano “Mi passi la stanza 126, per favore?”. Poi, il signore della reception passava la chiamata e parlavo con la mia famiglia una volta alla settimana. Al giorno d’oggi che siamo tutti raggiungibili sempre e dappertutto è una cosa quasi inimmaginabile…

Ma ci sono anche cose che non sono cambiate: È rimasto il colore rosso dei mattoni che domina un po’ tutto l’edificio. È rimasto il clima aperto e cordiale che si respira appena entrati nel grande Atrium (anche grazie alla gentilezza dei receptionist). È rimasta quest’atmosfera meravigliosa tra persone giovani provenienti da tutte le parti dell’Italia, anzi, del mondo, che passano il periodo degli studi insieme e che vivono in un ambiente di scambio culturale, personale e di interessi. Il Collegio di Milano è tutt’ora un luogo d’ispirazione dove fare conversazioni interessanti, divertirsi e vivere bene la comunità.

È rimasta la mensa con i pasti buonissimi, sempre serviti con un sorriso e qualche parola gentile. Sono rimaste la disponibilità e la simpatia di tutte le persone che contribuiscono al buon funzionamento del Collegio. Anche loro giocano un ruolo fondamentale per il fatto che i Collegiali si sentono “a casa” qui.

Il mio soggiorno a Milano nel lontano 2006 è stato decisivo per la mia vita. Alla Scala ho scoperto la mia passione per l’opera lirica. Allo Stadio San Siro è cresciuto il mio entusiasmo per il calcio italiano. Al Collegio ho vissuto un bellissimo periodo non solo di studio, ma anche di spensieratezza e di scambio personale ed intellettuale. Mi auguro che il Collegio rimanga un luogo di ispirazione e di stimolo ancora per tante generazioni future. 

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